05/2023 - Approfondimento - Paola Piovesana
Pasta Felicetti: conta la qualità non l'origine del grano
La tecnologia per una produzione di pasta di concezione artigianale dalla qualità superiore, nel cuore delle Dolomiti.
Pastificio Felicetti dal 1908 produce pasta in Val di Fiemme, a Predazzo, da una ricetta semplice: acqua, semola e aria di montagna.
Il pastificio, oggi l'unico ancora attivo in zona, conferma la vocazione dell'azienda a restare ben radicata nel proprio territorio dove si continua a investire.
Ne è prova la recente realizzazione del secondo stabilimento, a Molina. Locale, ma globale al tempo stesso.
"Siamo a TUTTOFOOD per favorire nuovi contatti qualificati sia per il mercato nazionale che estero e incontrare di persona molti dei nostri storici clienti" conferma l'ad Riccardo Felicetti, anche Presidente dell'Unione Pastai. -
I pastifici in Italia sono dislocati ovunque, molto grandi e molto piccoli, ed è la trasformazione sapiente a fare la vera differenza per dare un risultato di qualità ed esaltare la materia prima".
Grano italiano o straniero?
"L'origine geografica non conta, conta solo la qualità". 40.000 tonnellate all'anno di produzione per cento formati diversi, 55 milioni di fatturato nel 2022, più del 50% da coltivazione biologica, 120 collaboratori e due stabilimenti produttivi sono i numeri che raccontano questa storia aziendale che vede ancora oggi al timone la famiglia, giunta alla quarta generazione.
I canali di vendita sono ripartiti al 50 % tra Food Service e Retail.
Il mercato estero da sempre è stato favorito dalla connotazione geografica che vede il pastificio al confine con Austria e Germania, confermando una vocazione della regione a fare pasta raccontando il made in Italy.
Tuttora si continua a puntare sull'espansione sul mercato estero, ma anche su innovazione e automazione della supply chain "che non vuol dire licenziare, - precisa l'ad - ma spostare il personale su compiti più qualificati", e posizionamento premium del prodotto.
Nel 2004 nasce Monograno Felicetti, la linea di vertice della produzione da materie prime provenienti da Puglia, Umbria e Canada, per reperire il grano migliore e andare incontro alle richieste dei consumatori più esigenti e dei professionisti della ristorazione.
"Sommandole, serviamo oltre 100 stelle Michelin" ricorda il Ceo. Si fa presto a dire pasta: ci sono anche il grano duro biologico, l'integrale, e all'uovo, la pasta di farro, di kamut, pasta regiokorn, e oggi la pasta "speciale" vale i 2/3 del fatturato annuo.
Carta e solo carta di pura cellulosa per il pack, monomateriale, riciclabile al 100% per una sostenibilità "vera", uno degli impegni presi in azienda in tema di responsabilità sociale, prova di coerenza con il passato e di legame forte con il territorio.