18/09/2023
- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
Formaggi

Il Caseificio Vincenzo Quaglia si riconferma un’eccellenza artigiana piemontese

Il Caseificio Vincenzo Quaglia si riconferma un’eccellenza artigiana piemontese

Autenticità, tradizione, gusto e rispetto del territorio: il Il Caseificio Vincenzo Quaglia si riconferma un’eccellenza artigiana piemonteseè stato tra i protagonisti del Cheese di Bra che dal 15 al 18 settembre ha portato in scena il made in Italy caseario. Come quello rappresentato, ad esempio, dal Grana Padano Dop del Piemonte, senza trascurare anche gli altri formaggi che Il caseificio di Scarnafici, in provincia di Cuneo produce dal 1900, quando Angelo Quaglia decise di investire sul territorio. Sulla stessa scia, Marco e Luca Quaglia, hanno proseguito la tradizione di famiglia dedicandosi alla produzione di quei formaggi dal sapore inconfondibile che oggi il pubblico riconosce come eccellenze del Caseificio Vincenzo Quaglia. Che, a pieno titolo, può vantare il titolo del più antico caseificio di produzione di Grana Padano Dop del Piemonte. Si deve, infatti, proprio a Vincenzo Quaglia la decisione, nel 1971, di abbandonare la produzione di formaggi in stile svizzero, per dedicarsi alla produzione del Grana Padano Dop, affidandosi all’opera di un casaro proveniente da un caseificio lombardo. Una scelta vincente, considerando che, all’epoca, il Grana Padano Dop veniva prodotto quasi esclusivamente nella Pianura Padana, in Veneto e in pochi comuni emiliani. Con un caseificio che ha sempre saputo valorizzare l’eccellenza del territorio.

 Ogni giorno, dai 400 ai 450 quintali di latte vengono raccolti da 14 conferenti che si trovano nel raggio di 20-30 chilometri, ovvero unicamente da stalle certificate per il Grana Padano. L’essere a quasi 400 metri di altitudine, poi, conferisce al formaggio un sapore differente dagli altri, in virtù di una materia prima raccolta in una zona leggermente collinare. Con lavorazione il più possibile artigianale, che è un plus che non tutti i caseifici possono permettersi. Talmente legati alla tradizione da smaltire il siero impiegandolo per alimentare 8mila suini, che saranno poi utilizzati per la Dop del Prosciutto di San Daniele. Insomma, nulla è lasciato al caso.

Del resto, non servono ricette alchemiche, ma ingredienti Dop. E quelli per preparare l’inconfondibile Grana Padano Dop del Caseificio Vincenzo Quaglia sono pochi, ma tutti di qualità. Latte crudo piemontese di vacca di qualità eccelsa; sale per insaporire la pasta, eliminare il siero residuo e formare la crosta; caglio, estratto dallo stomaco di vitello, per coagulare il latte. Non a caso, il Caseificio Vincenzo Quaglia fa parte, fin dal 1974, del Consorzio di tutela del Grana Padano Dop. Offrendo anche diverse stagionature che vanno, come minimo, dai 12 mesi, passando ai 14, 24 e anche, in alcuni casi, ai 30 mesi. Non solo. In parallelo, nel caseificio, vengono portati avanti formaggi DOP Piemontesi come il Bra Tenero e Duro, la Toma Piemontese ed il Raschera. Tutti sempre prodotti con rigorosa attenzione, al punto che il Caseificio è stato premiato con il riconoscimento “Piemonte eccellenza artigiana” ed è dotata delle certificazioni di qualità Iso 22000 e Fssc 22000. Considerando l’attenzione che hanno i consumatori sui prodotti Dop, questi formaggi meritano di essere conosciuti da più persone possibili e, soprattutto, apprezzati, mangiandoli, per il loro sapore unico. Anzi, Dop.

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