- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
Ferrarini, il Marchio Storico di tutti gli italiani
Un’edizione vivace quella di Cibus 2024, che incontra gli entusiasmi e il grande ottimismo degli espositori.
Come quello di Claudio Rizzi, Direttore Marketing di Ferrarini. «Abbiamo inaugurato l’anno con grandi soddisfazioni. Negli ultimi mesi siamo cresciuti sia in volume sia in valore, in controtendenza rispetto al mercato in generale della nostra categoria. La crescita, oltre che del Prosciutto Cotto, è stata determinata dal lancio di nuovi prodotti. Si tratta di prodotti che noi proponiamo con il nostro imprinting, quindi particolarmente buoni. In linea con le tendenze attuali, da quest’anno proponiamo PAVO, arrosto di tacchino con solo l’1,5% di grassi, utilizzando materia prima nazionale e prodotto seguendo la medesima ricetta del prosciutto cotto. Il risultato è un prodotto saporito, salutistico e made in Italy. Buono come fatto in casa, di elevata qualità e, per ora, presente al banco fresco».
Il salame Bella Fetta è la seconda novità: «Si tratta di un salame fatto con carne di prosciutto e più magro rispetto a quello tradizionale. Abbiamo aspettato a lanciarlo sul mercato, in attesa di trovare il giusto rapporto tra sapore e magrezza, in linea con gli altri salami. Prossimamente, avremo altri due, tre prodotti nuovi, ma per scaramanzia non se ne parla».
Come prosegue Rizzi: «Ad oggi, i nostri principali mercati oltreconfine sono Spagna, Svizzera e Stati Uniti e poi il resto dell’Europa; l’Asia, altro mercato molto importante, inevitabilmente sta risentendo delle conseguenze legate alla crisi della peste suina. Siamo ottimisti per la nostra crescita all’estero vista anche la lunga lista di appuntamenti che abbiamo programmato con buyer esteri e che dimostra l’interesse verso il nostro marchio.
È molto importante anche sottolineare che a dicembre abbiamo ottenuto il riconoscimento come “Marchio Storico d’interesse nazionale” dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy dopo oltre 50 anni di storia di marchio.
In termini di sostenibilità Ferrarini ha previsto un investimento importante, di circa sei milioni, sullo stabilimento con l'obiettivo di efficientamento energetico: un vantaggio in termini di costi, ma anche e soprattutto per l’ambiente visto che punta a una ingente riduzione del consumo di gas e di acqua. Un nuovo e grosso progetto, ormai annunciato, è il nuovo stabilimento globale della Ferrarini con un investimento stimato di 60 milioni di euro e che metterà le fondamenta nel comune di Reggio Emilia.
Altro tema al quale teniamo particolarmente è quello della sostenibilità sociale. Noi serviamo quindicimila piccole salumerie in Italia visitate dai nostri cento agenti monomandatari, in modo capillare su tutto il territorio. Possiamo quindi dire che anche grazie al nostro prosciutto cotto, le piccole salumerie capaci di rinnovarsi ed innovare stanno portando avanti la tradizione di un vero mestiere. Sono molte le aziende, infatti, che hanno abbandonato questo tipo di mercato nel quale noi, orgogliosamente, continuiamo a investire con lungimiranza e impegno» conclude il Direttore Marketing Rizzi.