- Notizia breve di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
Clai a Cibus 2021 per ripartire all'insegna di eccellenza e sostenibilità
Le aziende, tra pandemia e nuova normalità, stanno vivendo una fase di profondo cambiamento e il settore agroalimentare, in particolare, si trova di fronte anche ai nuovi atteggiamenti del mercato verso la produzione e il consumo di cibo: l’alimentazione sana, basata su prodotti di provenienza certificata, è il nuovo trend in crescita, il made in Italy è diventato, a livello globale, sinonimo di qualità.
Il Rapporto Coop 2020 ha confermato la crescita delle vendite dei prodotti a filiera italiana: per un italiano su due l’elemento dell’italianità e della provenienza dal territorio del cibo acquista più importanza che in passato. Sostenibilità sociale e ambientale sono a loro volta elementi che, oggi molto più di ieri, caratterizzano la composizione del carrello alimentare e l’Italia è ai primi posti in Europa nella crescente attenzione alla sostenibilità: il 27% degli italiani ha acquistato più prodotti sostenibili/eco-friendly rispetto a prima del Covid.
“La nostra filiera agroalimentare italiana ha resistito alla crisi dovuta alla pandemia e la produzione dell’industria alimentare ha segnato durante il lockdown trend positivi o subito una limitata contrazione rispetto agli anni precedenti – afferma Pietro D’Angeli, Direttore generale CLAI – e questo è un elemento molto importante, anche per il ruolo centrale che riveste in termini socio-economici.”
Le imprese operanti nelle diverse fasi della filiera generano infatti il 9% del Pil e dell’export nazionale e occupano il 14% della forza lavoro italiana. I dati confermano dunque la rilevanza del settore e testimoniamo come l’agroalimentare sia uno dei cardini per il rilancio dell’economia italiana, considerando anche le enormi potenzialità dei prodotti alimentari italiani sui mercati esteri: parliamo di un export di 43,8 miliardi di euro in 12 mesi, con un tasso di crescita decennale del +66%.
I 5 punti di forza sui quali l’Italia dovrebbe far leva nei prossimi 3-5 anni per uscire dalla crisi (in % di rispondenti top executive) |
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Top Executive (altri settori) | Top executive Grocery | |
Eccellenze agroalimentari | 40 | 56 |
Potenziale turistico unico al mondo | 45 | 55 |
Eccellenze industriali | 37 | 39 |
Bellezza del patrimonio artistico / culturale | 24 | 25 |
Vocazione all'export / internazionalizzazione | 23 | 22 |
Fonte: Ufficio Studi Coop, agosto 2020 |
“Quello agroalimentare è un settore forte e pieno di risorse e può essere il traino principale della ripresa economica – continua D’Angeli –. Bisogna però ragionare in termini di sistema, dilatando il concetto di cooperazione. Per poter crescere in modo inclusivo, anche sui mercati internazionali, è fondamentale che la nostra straordinaria filiera, vero valore aggiunto per l’intera economia nazionale, si prefigga obiettivi comuni e tutte le aziende lavorino insieme per raggiungerli”
Non è un caso che questo invito a una riflessione comune parta da una cooperativa che ha nella solidarietà e nella mutualità il DNA del proprio agire. “Un anno e mezzo di tempesta è difficile da sopportare per qualunque realtà imprenditoriale, anche le più grandi, adesso più che mai contano solo risultati orientati a recuperare un tasso di crescita adeguato.” Questo significa, per CLAI, sviluppare la formazione di capitale umano e puntare sui giovani e sulla valorizzazione delle competenze innovative. La nuova normalità richiederà maggiori attenzioni anche sul piano della sostenibilità. “La scelta di definire la propria identità ambientale non è più un’opzione.
Ogni azienda deve investire concretamente parte delle sue energie per contribuire a migliorare il pianeta. Ogni decisione assunta in CLAI tiene conto del suo livello di sostenibilità”.
Clai a Cibus
con prodotti d'eccellenza
Queste saranno le strategie, questo lo spirito con cui CLAI parteciperà a Cibus 2021 (Parma, 31/8 – 4/9, Pad.02 Stand K002) presentando una ricca selezione dei suoi prodotti e di quelli degli altri suoi marchi, come Zuarina, brand storico nella produzione del prosciutto crudo di Parma, e Faggiola, azienda di prodotti caseari tipici toscani. “È un momento importante per la ripresa economica - sottolinea Gianfranco Delfini, Direttore Marketing CLAI. - Cibus è il primo grande appuntamento del settore che interpreta questo momento: una bella occasione per consolidare il filo delle connessioni sviluppate nel corso del tempo e stimolarne di nuove. Ci presentiamo a questo appuntamento con la volontà di essere sempre più partner per i nostri clienti, capaci di ascoltarli, soddisfarli, condividerne i valori e crescere insieme in progetti mirati costruiti a quattro mani, e con un’accurata selezione di prodotti, dovuti all'expertise degli uomini CLAI e alla connessione emotiva e valoriale che si è creata nel tempo con il territorio”.
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