23/10/2024
10/2024 - Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
PASTA

Sgambaro, l'eccellenza in un piatto di pasta

Sgambaro, l'eccellenza in un piatto di pasta

Buona, sicura, nutriente, 100% italiana.

Pasta Sgambaro è tra le industrie italiane di eccellenza che fanno della qualità il loro punto di forza, della sostenibilità in ogni aspetto un fattore competitivo e di coerenza, della continua innovazione la chiave per coniugare la passione per un mestiere nobile e antico con la capacità di essere imprenditori in ambito internazionale, rappresentando al meglio il Made in Italy.

 

Fondato nel 1947 da Tullio Sgambaro, il rinomato pastificio trevigiano ha fatto strada puntando su ciò che per gli italiani è un vero valore, la pasta, ma rispetto alle origini Pierantonio Sgambaro ha fatto un passo in più con un coraggioso cambio di rotta verso una materia prima rigorosamente solo italiana, di alta qualità, da filiera tracciata, buona e sana, per rendere l'azienda capace di affrontare le sfide di un mercato sempre più complesso e competitivo.

"Ero un adolescente con tanti sogni ma desideroso di emulare la capacità imprenditoriale di mio papà, a cui volevo dimostrare di essere capace di guidare l'azienda come lui. - racconta a cuore aperto - Però avevo le idee chiare, e volevo dare una mia impronta evoluta e moderna all'attività per portarla nel futuro, a costo di fare scelte dirompenti".

Quel giovane non ha mai smesso di sognare e quando ha preso le redini della società ha dato una forte impronta distintiva rinunciando al grano importato o non trattato.

 

Nuovi piani di crescita

Oggi in veste di Presidente governa con lo stesso entusiasmo di un tempo e immutata coerenza per dare il buon esempio ai collaboratori, ai figli, ai partner di filiera e per dar vita a sempre nuovi progetti.

"Combiniamo tradizione e innovazione per produrre pasta di alta qualità perchè vogliamo che il nostro prodotto sia eccellente, sostenibile e benefico per i consumatori e l'ambiente" afferma.

La collaborazione con i coltivatori è l'anello forte della catena produttiva, perchè il prodotto sia eccellente e pagato il giusto, per un valore condiviso. "Anche questa è sostenibilità" sottolinea infatti il Presidente.

La materia prima proviene da Puglia, Emilia-Romagna e Veneto, diversificando per non subire troppi i rischi del cambiamento climatico in atto, che sta flagellando l'agricoltura.

"Quando possibile infatti, acquistiamo e stocchiamo il raccolto migliore anche per le produzioni dell'anno dopo".

Dopo la selezione dei grani migliori si passa alla lavorazione, delicata e con lenta essiccazione per preservare le proprietà nutritive e organolettiche del grano, per ottenere una pasta profumata, tenace alla cottura, apprezzata anche a livello internazionale come bandiera del buon cibo italiano.

Oltre al grano duro, c’è la linea Etichetta bio con grani antichi e cereali speciali come farro monococco e dicocco, Khorasan e quinoa, per essere attenti ai trend emergenti che puntano al benessere per tutti, e importanti novità sono in arrivo per il 2025 con nuove proposte che puntano al proteico.

 

Sviluppo sostenibile

"Ora i tempi sono maturi per un ulteriore passo in avanti come organizzazione. - rivela Sgambaro - Vogliamo crescere, consolidarci ed espanderci anche all'estero; siamo consapevoli delle nostre capacità, del prodotto, della nostra struttura, restiamo orgogliosamente un'azienda italiana a gestione familiare (i soci sono i tre fratelli e le nuove generazioni stanno inserendosi, ndr) ma prevediamo di avvalerci anche di figure manageriali in posizione chiave".

Ad oggi, il pastificio lavora 23mila tonnellate di grano duro l'anno producendo circa 14mila tonnellate di pasta, venduta tutta a brand (salvo per progetti di nicchia davvero validi), il 50% in biologico e il 20% per l'estero. Il fatturato 2023 è di circa 26 milioni di euro.

Poi c'è la sostenibilità, tema che l'azienda interpreta a 360 gradi come vero valore del brand oltre alla qualità della pasta, e che ha portato a redigere il primo report ufficiale della società.

"Siamo convinti che il benessere delle persone sia legato alla salute del pianeta. - osserva ancora Sgambaro - Nel 2020 abbiamo intrapreso un percorso per diventare climate positive entro il 2030, catturando più CO2 di quanta ne produciamo.

Tra le nostre scelte sostenibili ci sono anche le ottime performance ambientali del ciclo di produzione, un packaging in carta riciclabile, una filiera corta che riduce l'impatto dei trasporti e sostiene gli agricoltori italiani, e l'energia verde che alimenta tutte le attività, e poi cerchiamo di restituire benefici alla nostra comunità".

Una pasta buona, che fa anche sognare un futuro migliore.