24/07/2024
07/2024 - Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
OLIO

Olio made in Italy buono, tracciato e certificato

Olio made in Italy buono, tracciato e certificato

Commercializzare all'estero olio certificato, tracciato, di alta qualità promuovendo il Made in Italy e la awareness che porta con sé nel mondo.

Certified Origins è una azienda italiana fondata nel 2006 in Toscana dall'unione di due cooperative (OL.MA. e MONTALBANO) nel settore olivicolo-oleario, radicate nel territorio, e un partner con una forte vocazione internazionale (Candor-AGS).

"Grazie a questa collaborazione tra esperienza e tradizione produttiva italiana e visione di crescita verso i mercati esteri, - riferisce Giovanni Quaratesi, Head of Corporate Global Affairs - Certified Origins è oggi uno dei principali distributori di olio italiano extra vergine di qualità certificata e tracciabile nel mondo.

Collabora con oltre 250mila agricoltori, 200 cooperative e 450 frantoi in Italia e nel Mediterraneo presidiando così l’intera filiera: dai campi, alla trasformazione fino alla distribuzione".

Nel 2022 ha registrato un fatturato di oltre 138 milioni di euro e ha uffici e filiali commerciali in tutto il mondo, dalla Spagna al Messico, dagli Stati Uniti alla Cina, per coprire strategicamente i mercati chiave Usa, Europa, Sudamerica, Estremo Oriente.

La distribuzione per la quasi totalità è a private label, benché si stiano sperimentando nicchie di mercato con un prestigioso e selezionato brand italiano, Bellucci. Il mercato statunitense ad oggi è il principale sbocco della distribuzione, tanto che Certified Origins sta investendo oltre 40 milioni di dollari nell’apertura di un centro di imbottigliamento e distribuzione in Virginia per efficientare logistica, trasporti e confezionamento e abbattere i costi dell'importazione del prodotto.

 

Export del made in Italy

"L’Italia ad oggi è al secondo posto tra i Paesi produttori al mondo di olio d’oliva. - osserva ancora il manager - Miriamo ad una forte incremento dei volumi di export e a fare brand awareness con un olio buono, tracciato, certificato, combattendo anche la contraffazione che danneggia migliaia di piccoli e grandi produttori di cibo di qualità e che va a inquinare un mercato oggi complesso, ma dalle enormi e ancora inespresse potenzialità".

L’offerta di Certified Origins - continua quindi Quaratesi - comprende una vasta gamma di oli mono-origine, oli di origine certificata (IGP e DOP) e blend bilanciati dalle caratteristiche organolettiche uniche, che raccontano una produzione e tradizione olivicola di qualità, "ma ci stiamo aprendo anche alle conserve come la salsa di pomodoro, altro prodotto che ben racconta nel mondo in Made In Italy".

 

Prodotto nutraceutico

L'attività cresce e si diversifica: a novembre 2023, Certified Origins ha finalizzato l’acquisizione di Seggiano Foods, prestigiosa realtà nata tra l’Inghilterra e la Toscana specializzata proprio nella distribuzione di alimenti italiani d’eccellenza e a dicembre, puntando a fare divulgazione sul valore nutraceutico dell'olio, ha collaborato con Smily Academy e Food For Mind per il progetto “Peter DAN” per contrastare i disturbi dell’alimentazione puntando a reintrodurre l'olio extra vergine di oliva come elemento positivo nel percorso di guarigione.

Attraverso il marchio aziendale di punta Bellucci, Certified Origins ha poi intrapreso numerosi percorsi e progetti a supporto degli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall'Onu promuovendo il primo marchio italiano di olio extravergine di oliva completamente tracciato grazie alla tecnologia blockchain by Oracle.

La forte attenzione a ridurre l'impatto ambientale della propria attività ha portato molta innovazione sul packaging e l'approvvigionamento energetico dello stabilimento produttivo.

Certified Origins fa dell'esportazione dei migliori oli la sua mission, per soddisfare appieno un mercato, come quello degli Stati Uniti d’America e altri, che hanno passione e interesse per uno dei prodotti bandiera dell'italianità nel mondo, ma quello che manca oggi è la produzione, scarsa e flagellata di recente da numerose criticità climatiche e da vistosi rincari a scaffale.

È prioritario oggi fare reclutamento in Italia di nuovi produttori e incentivare il recupero di terreni abbandonati per riavviare produzioni olivicole virtuose, così da incrementare i volumi di prodotto nei prossimi anni da destinare al mercato globale, che oggi presenta immensi margini di crescita.

Serve infine - conclude Quaratesi - la consapevolezza di quanto sia urgente ridurre il divario tra domanda e offerta attraverso interventi a lungo termine che promuovano lo sviluppo di nuovi impianti secondo una nuova visione, che renda il settore resiliente e capace di affrontare nuove dinamiche del mercato".