Largo Consumo 6/2023 - Approfondimento - pagina 56 - 1 pagina - Valentina Martina
Tra inflazione e people shortage
Allinearsi ai livelli pre-Covid: questo è il monito costante che non perde di vista il settore della ristorazione, al fine di tornare al giro d’affari che aveva conosciuto nel 2019. Superato il periodo critico che la ristorazione ha subìto a causa della pandemia, l’intero comparto sta affrontando il 2023 riacquistando il clima di fiducia da cui era contornato ormai più di tre anni fa. È quanto emerge dal report sulla ristorazione 2022 di Fipe, che assume come sfondo generale un clima di fiducia da parte del 57% degli operatori. Certamente i numeri relativi alle chiusure delle imprese del settore sono tutt’altro che confortanti: i rapporti redatti da Fipe negli anni successivi all’emergenza sanitaria hanno sempre insistito sul saldo negativo che caratterizza le imprese del settore. Anche alla fine del 2022 si è registrato infatti un numero notevole di imprese, pari a 20.139, che hanno cessato la loro attività; complici i costi elevati, e non affatto trascurabili, dell’energia e delle materie prime. Il saldo negativo si percepisce in particolare nel comparto bar.