12/07/2024
07/2024 - Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
INDUSTRIA ALIMENTARE

In arrivo la fiera Sial Paris 2024

In arrivo la fiera Sial Paris 2024

Cresce l’attesa per l’edizione 2024 di Sial Paris, la fiera biennale internazionale dedicata agli operatori del comparto food and beverage e che si terrà presso il centro fieristico Paris Nord Villepinte dal 19 al 23 ottobre: quest’anno, l’importante evento espositivo celebra il suo sessantesimo anniversario e, oltre a svolgere un ruolo rivolto al business networking tra imprese, punta anche su aspetti incentrati sulla sostenibilità e sull’innovazione.

Lo scorso 26 giugno, presso la sede milanese dell’Istituto Italiano Imballaggio, sono stati presentati alla stampa i dettagli attinenti a Sial Paris 2024.

Come illustrato da Audrey Ashworth, Event Director di Sial Paris, per l’imminente edizione della manifestazione fieristica, si prevedono già numeri particolarmente rilevanti che prenderanno forma durante le 5 giornate della kermesse espositiva: 7.500 imprese espositrici, 400.000 prodotti, più di 250 start-up, più di 130 nazioni presenti e 285.000 visitatori su una superficie di 250.000 mq.

Un’occasione densa di opportunità, da un lato, per l’attivazione di nuovi contatti e, dall’altro, grazie agli eventi organizzati per approfondire diverse tematiche connesse alla CSR (Corporate Social Responsability), per accrescere una moderna cultura d’impresa.

Nel dettaglio, spiccano i programmi Sial Innovation, Sial Talks e Sial Startup.

Sial Innovation è un concorso che prevede premi per settore (biologico e benessere, bevande, frutta e verdura, latticini, etc.) e premi special (start-up, packaging, ecc.). Sial Talks è un programma di conferenze tenute da esperti internazionali dei comparti alimentare, distribuzione e ristorazione per condividere con visitatori ed espositori le novità alimentari attuali e future.

Sial Start-up è l’area dedicata alle start-up europee e internazionali in cui ciascun espositore parteciperà al Gran Premio Sial Innovation Startup. Di particolare rilevanza, pertanto, sarà il tema della sostenibilità che farà da motivo conduttore per tutta la manifestazione.

Ne abbiamo parlato con Audrey Ashworth, iniziando con il chiederle quali sono le linee guida principali di Sial 2024: “Certamente, incontrarsi per fare business è il pilastro centrale. Poi, fornire utili approfondimenti ai nostri partecipanti in modo da decifrare insieme cosa ha da offrire l’industria del food, dove sta andando e quali sono le sfide più significative.

Oltre a ciò, dedicare spazio al tema della responsabilità sociale d’impresa: fa parte della nostra mission contribuire a guidare verso un futuro migliore e un futuro più sostenibile.

Vogliamo offrire contenuti che facciano la differenza, soprattutto, per le piccole e medie imprese: l’ecosistema è composto anche da molte pmi che non dispongono di risorse per concentrarsi su questi argomenti cruciali”.

Quali sono le vostre aspettative?

“L’edizione del 60° anniversario promette di essere la più grande di sempre. Tutta la fiera è già sold out e accoglieremo 7.500 espositori, un risultato enorme.

In termini di prodotti rappresentati in fiera, stiamo parlando di qualcosa come 400.000 prodotti esposti e promossi in fiera.

Abbiamo dovuto ampliare la zona espositiva aggiungendo 7.000 metri quadrati in più, il che la rende ancora più grande.

Ed è per questo che è anche importante considerare che abbiamo suddiviso la fiera in 10 settori per garantire una migliore visibilità”.

 

Qual è il principale valore aggiunto per le aziende partecipanti?

“Partiamo dal presupposto che le aziende non funzionano se non fanno affari ed è proprio nella possibilità di meeting offerta da Sial Paris, insieme alle occasioni di acquisizione di nuove competenze grazie ai summit in programma (Industria Alimentare e Deep Tech, Africa, Supply Chain, CSR) che risiede il maggiore plus a vantaggio degli operatori partecipanti.

Sottolineo che, durante l’ultima edizione, mediamente, ogni espositore ha realizzato 200 contatti”.

 

Cibo e innovazione, tecnologia alimentare, startup: qual è la vostra vision in merito?

“Sicuramente, dobbiamo muoverci più velocemente. Il mondo non è mai stato così veloce come lo è oggi e, in futuro, non farà che accelerare.

Questo è ciò che qualsiasi economia ci sta dicendo e, di fatto, il livello tecnologico sta amplificando proprio tale aspetto.

Quindi, dobbiamo cercare di sviluppare nuove funzionalità e nuove innovazioni. Il 50% dei prodotti che mangeremo tra 5 anni non è ancora sul mercato e tale trend non farà che velocizzarsi.

Personalmente, credo molto nei giovani talenti e penso che, per progettare il futuro del cibo, devi dare loro spazio.

Questa è una cosa che, in realtà, mi ha molto colpito delle aziende italiane: sono audaci”.