Un Paese di risparmiatori

Il risparmio degli italiani ammonta a 5.200 miliardi di euro, cifra superiore al Pil annuo nazionale e persino al debito pubblico, risorsa opportunamente impiegabile per il rilancio del Paese. Eppure gli investimenti rimangono bassi. Uno studio svolto da Intesa San Paolo e Centro Einaudi, intitolato “Le motivazioni del risparmio 2021-2022”, spiega la motivazione culturale. Il risparmio viene considerato un salvagente, necessario per acquistare immobili, lasciare un’eredità ai posteri, agevolare l’età della pensione, assicurarsi contro le sopravvenienze. Insomma, l’accumulo sui depositi costituirebbe una forma di auto-assicurazione contro incertezze e imprevisti. L’atteggiamento è frutto di una mentalità che tende a sottovalutare i rischi, tanto che gli italiani ricorrono solo marginalmente alle polizze assicurative, contando sull’intervento statale. Una mentalità sulla quale pesa un basso livello di educazione finanziaria.