Largo Consumo 9/2024 - Approfondimento - pagina 60 - 4 pagine - Maria Letizia Mele
Tutte le sfide della retail execution
Pianificare ed eseguire le attività sul punto vendita, tra calendari promozionali, misurazione dei risultati e relazioni a volte complesse tra industria e trade: questo il tema di “Perfect store execution circle”, il gruppo di lavoro, organizzato da Largo Consumo e moderato dal Direttore Armando Garosci, che si è svolto il 5 giugno scorso a Milano, con la partecipazione dei direttori commerciali e marketing di grandi industrie food e non food in Italia. Sebastiano Grandi, docente di Brand management e di shopper marketing all’Università Cattolica di Piacenza e Direttore della laurea magistrale in Food marketing e strategie commerciali, ha aperto i lavori parlando di consumatori sempre meno fedeli: «Nell’ultimo anno, oltre il 40% delle famiglie italiane ha cambiato la propria insegna di fiducia e quasi 3 su 4 dichiarano di frequentarne diverse: il numero di negozi frequentati è passato da 8 a 9 in 3 anni» ha affermato, citando i dati di un’indagine di RemLab, il centro di ricerche della Cattolica su retailing e trade marketing. «Per i prossimi mesi ci si attende un consolidamento dell’infedeltà del consumatore verso le insegne e le marche: i motivi sono in parte generazionali (i giovani sono meno fedeli), ma anche dovuti alla difficoltà delle aziende di costruire una reale differenziazione e identità dell’offerta. Per compensare l’incapacità di trattenere i clienti fedeli occorre sviluppare strategie di attrazione, investendo di più sui “luoghi” dello shopping ed enfatizzando i contenuti di esperienza».