14/10/2024
Largo Consumo 9/2024 - Notizia breve - Pubblicato on line
Pagamenti digitali

SumUp, cresce il cashless nella spesa food e non solo

SumUp, cresce il cashless nella spesa food e non solo

Fondata nel 2012, SumUp, azienda leader operante a livello globale nel comparto della tecnologia finanziaria, è impegnata nell’agevolare l’ingresso dei piccoli esercenti nell’ambito dei pagamenti digitali. In qualità di partner finanziario, SumUp supporta oltre 4 milioni di esercenti operanti in 4 continenti facilitandoli nell’avviare, gestire e sviluppare le loro attività, consentendo alle imprese di qualsiasi dimensione di ricevere pagamenti in modo semplice e veloce sia presso il punto di vendita fisico che on line e gestendo le attività in maniera integrata attraverso il ricorso a un toolkit completo che, di fatto, compone un vasto ecosistema di solution comprendente POS mobili, SumUp Cassa Pro, SumUp Conto Aziendale, SumUp Pay e SumUp Card, e-commerce, pagamenti a distanza, fatturazione, Tap to Pay su iPhone, Solo Lite e SumUp Cassa Lite.

Coerentemente con la sua mission, SumUp, oltre a operare per promuovere l’accettazione delle carte da parte sia di tutti i commercianti che dei liberi professionisti, è rivolta alla predisposizione di un’apposita suite di prodotti e di servizi costantemente aggiornati in grado di rispondere alle nuove esigenze, offrendo il proprio supporto tecnologico a un prezzo basato sulla convenienza e sulla trasparenza, senza costi fissi e senza vincoli. Dall’Osservatorio Alimentari Cashless di SumUp, rivolto ad analizzare l’evoluzione dei pagamenti digitali nella spesa food degli italiani, emerge una panoramica sulla dinamica del trend in corso che evidenzia una crescente attitudine a privilegiare il pagamento cashless rispetto a quello tradizionale in contanti.

Umberto Zola, Responsabile Online Sales EU di SumUp, sottolinea: “Quello in atto è un processo che sta avvenendo già da parecchi anni e che continua senza sosta. Nel periodo intercorrente tra gennaio e marzo 2024, abbiamo rilevato una crescita dei pagamenti in digitale con carta intorno al +29% che si riflette in tutti gli ambiti di spesa relativi al supermercato e, in particolare, ai negozi di prodotti alimentari. È interessante notare come lo scontrino medio di acquisto si stia riducendo sempre di più e ciò significa che, anche per le piccole spese, sempre di più i consumatori italiani utilizzano la carta al posto dei contanti. Ormai, 7 pagamenti su 10 sono effettuati in modalità cashless e ciò riguarda le spese inferiori ai 20 euro. Le transazioni che sono più in crescita, addirittura, sono quelle sotto i 10 euro. Si tratta di micropagamenti che riguardano diverse categorie: non soltanto la panetteria, ma anche il semplice caffè al bar che, storicamente, erano posti ai margini della digitalizzazione proprio per un fattore culturale”.

Poi, Zola aggiunge: “Dai dati del nostro Osservatorio, emerge che la carta si usa non soltanto per la spesa nel carrello, ma, soprattutto, per acquisti piccoli e quotidiani da pagare in cassa rapidamente o nei supermercati di prossimità e negozi di quartiere. Nello scenario attuale, i merchant si dimostrano consapevoli dei vantaggi del digitale, in quanto in grado di offrire ai loro clienti un’efficiente alternativa al pagamento in contanti e ciò è provato dalla crescita dei pagamenti digitali riscontrata in tutto il territorio nazionale, con transazioni aumentate nella maggior parte delle province”. In merito alle difformità comportamentali a livello geografico in tema di pagamenti digitali, Zola dichiara: “Il nostro Paese è molto vario e, anche in questo senso, emerge qualche differenza imputabile a dinamiche all’interno della singola città piuttosto che della singola regione. Se guardiamo quali sono quelle città italiane in cui lo scontrino medio pagato cashless si è abbassato di più, notiamo che a Prato, piuttosto che a Trapani o ad Aosta, i dati ci dicono che gli importi si attestano a 13, 15 e 16 euro, quindi, si tratta di cifre molto più basse rispetto alla media nazionale, mentre in città come Modena e Bologna il valore sta leggermente sopra la media”.

Zola puntualizza che, di fatto, il trend riferito al calo dello scontrino medio pagato con carta vive una diffusione anche in quei piccoli luoghi di acquisto quali le botteghe e le panetterie: la modalità cashless si sta progressivamente diffondendo in tutta la penisola. Si tratta di un trend agevolato non soltanto dalla comodità di tale strumento di pagamento e dalla crescente digitalizzazione italiana: come puntualizzato da Zola, “Anche la progressiva chiusura di sempre più filiali bancarie rende più complicato prelevare il denaro contante. Per esempio, se, come consumatore, prima dovevo percorrere 500 metri per prelevare, ora, devo fare 5 chilometri perché abito in un paesino in cui non c’è più lo sportello bancario e, di conseguenza, ciò mi porta a scegliere un’alternativa al pagamento cash. La scomparsa degli sportelli in diversi realtà territoriali ha una ricaduta dal punto di vista della digitalizzazione di secondo livello e delle modalità di pagamento, proprio perché il prelievo diventa più complesso. Anche per i commercianti, il deposito diventa più complicato e li spinge a essere più propensi ad accettare il pagamento con carta. La digitalizzazione va a convergere sull’accettazione del pagamento con carta e, quindi, sull’adozione della carta al posto del contante da parte del consumatore”.

Testo e foto di: Marco Mancinelli