Savills a Mapic sul trampolino di lancio

Una fiera molto attesa quella del Mapic Italy che, finalmente, ha chiamato a raccolta gli entusiasmi dei leader del settore immobiliare. Silvia Segale, Head of Leasing Italia di Savills, società che opera in tutto il mondo offrendo attività di consulenza e gestione di immobili, ha offerto lo scenario attuale del comparto:

«Il comparto del Retail real estate non gode di grande salute e abbiamo visto che, il mercato degli investimenti nel primo quarter del 2023, è ancora abbastanza fermo. Retail Le poche transazioni registrate sono state effettuate nell’ambito dell’High Street.  Il mercato dei grandi investitori in questo momento è orientato su altre asset class dell’ambito dell’immobiliare. A Mapic Italy oggi stiamo tutti cercando di comprendere se anche noi possiamo essere pronti alla ripartenza, dopo due anni di stop. Noi iniziamo a vedere una ripresa di fiducia: stiamo, infatti, lavorando su diversi progetti futuri, per lo più di ampliamento e di rivalorizzazione degli asset commerciali esistenti.

Come azienda di servizi nel real estate, stiamo vedendo diversi progetti, alcuni validi, altri no. E selezioniamo attentamente prima di offrire i nostri servizi. Perché oggi si deve proporre un prodotto giusto che il mercato deve apprezzare, sia dal punto di vista della vendibilità sul mercato degli investitori, sia dal consumatore finale.

 Stiamo ripartendo lentamente, ma sono certa che l’interesse ritornerà. Del resto, l’immobiliare commerciale, e in particolare il comparto dei grandi centri e parchi commerciali, ha pagato i due anni del Covid molto più delle altre classi. Il Retail presuppone che la gente si muova, vada a comprare nei negozi e nel periodo della pandemia l’omnicanalità l’ha fatta da padrona; nei centri commerciali, le frequentazioni si sono ridotte a vantaggio, invece, degli acquisti on-line e del negozio di prossimità.

Abbiamo assistito ad un raffreddamento del pubblico, ma ora che è ripartito il turismo e la voglia di tornare negli spazi fisici e alla luce dell’aumento dei consumi, abbiamo visto un ritorno e un aumento costante di consumatori nelle gallerie. Dai numeri dei 300 centri che fanno parte del benchmark del CNCC, si nota che alle presenze manca un 9,8% per raggiungere quelle del 2019 e i fatturati hanno superato quelli del 2019 con un +0.8%.

Dunque, pur superando i livelli del 2019, a causa dell’instabilità, è presente ancora una notevole diffidenza degli investitori verso tutto il mondo del Retail organizzato».

Anche il consumatore è cambiato e i Retailers, testimoni di questo momento, hanno rallentato lo sviluppo e influenzato il mondo degli investitori. «Il settore del real estate dovrebbe essere molto scientifico, ma nella realtà dei fatti è molto umorale. Il Retail è diventato, così, in questo momento la “Cenerentola” e chi compra, lo fa a fronte di elevati tassi di rendimento, non giustificati razionalmente.

Tutti si sono buttati su altri comparti, si parla sempre ancora di “Beds&Sheds”” - ovvero lo special living (studentati, rsa, edifici residenziali sviluppati da grandi gruppi per affitti di medio o breve periodo) e su Milano e su Roma e gli spazi destinati alla logistica, mercato che ha avuto un vero e proprio boom negli ultimi due o tre anni.

Di certo, per contribuire al rinnovamento del commercio anche i retailers devono fare la loro parte: il negozio fisico deve diventare sempre più interessante agli occhi del consumatore. Lo diciamo ormai da tempo, ma mai come ora è importante comprendere che il negozio non deve più essere un luogo dove comprare un prodotto, ma deve essere un’esperienza, qualunque sia il suo livello e il suo settore

In definitiva, il real estate è una ruota che gira e il Retail non è certo finito. Per questo, bisogna tornare a investire nel marketing e promuovere i centri commerciali, puntando anche alla sostenibilità, valore per il quale c’è interesse, ma non ancora la concretezza. E questa sarà la vera sfida dei prossimi anni: tutti si aspettano di essere accompagnati a questa transizione, ma ancora tanto è da fare».