16/10/2024
- Notizia breve - Redazione di Largo Consumo
finanza

Resca, Confimprese: «Finanza e retail: 14 deal nel 2024»

Resca, Confimprese: «Finanza e retail: 14 deal nel 2024»

 Nonostante alcuni indicatori economici positivi a livello globale, nel retail le dinamiche a livello numerico delle operazioni di private equity e venture capital sono in diminuzione rispetto ai 4 anni precedenti. Tuttavia, l’ammontare degli investimenti è superiore, a testimonianza di operazioni di dimensioni maggiori, tanto che il peso del retail sul totale mercato delle operazioni di private equity è pari al 5% come nel 2019. In un percorso di consolidamento dei brand, dunque, c’è spazio per le operazioni di M&A.

Nel 2024 sono state annunciate e in larga parte chiuse 14 operazioni finanziarie, di cui 8 nei primi sei mesi dell’anno, portate a termine dai fondi di private equity per un ammontare di 208 milioni di euro, contro i 6 deal per un valore di 69 milioni dello stesso periodo 2023 (dati Aifi 2024) e altre 2 operazioni chiuse dopo il 30 giugno 2024. Ulteriori 4 operazioni sono state annunciate da parte di investitori strategici come Richemont, Miroglio, L’Occitane, Fressnapf.

  «Il calo delle operazioni di private equity e venture capital nel retail – commenta Mario Resca, presidente Confimprese – è legato alla crisi geopolitica internazionale degli ultimi 2 anni che ha creato un clima di maggiore cautela e selettività da parte degli investitori finanziari. Le aziende retail sono imprese importanti e potenzialmente interessanti anche per gli investitori finanziari, ma sono anche esposte all’evoluzione dei consumi e alle variazioni del potere di acquisto dei consumatori; qualcuno può percepirle più vulnerabili in momenti di contrazione del potere di acquisto o particolarmente forti in cicli espansivi. Le imprese retail in crescita hanno bisogno di finanziare il proprio sviluppo con impegno di capitale circolante spesso non indifferente e di risorse finanziarie di lungo termine a supporto di progetti espansivi impegnativi. Dunque, per sostenere piani di sviluppo importanti l’apertura del capitale ad investitori finanziari diventa indispensabile».