Produzione in crescita nei primi mesi dell’anno

Il 2023 è stato un anno dal gusto “dolceamaro” per il mercato europeo dello zucchero. Il primo e probabilmente più rilevante elemento di criticità ha riguardato i prezzi, che nella prima parte dell’anno hanno toccato valori record prossimi a 1.200 €/t, rispetto a un prezzo medio che solo nel 2021 si aggirava intorno ai 500 €/t. A livello medio, le tariffe hanno registrato un incremento di circa il 20% rispetto al 2022, quando risultavano già in fase inflazionistica. Rispetto al 2021, c’è stato un aumento complessivo di quasi il 105% (fonte: Areté). L’inflazione è riconducibile a più fattori endogeni ed esogeni. In particolare, una limitata produzione di bietola di origine Ue nel 2022, conseguenza di una straordinaria siccità e di un basso livello di fertilizzazione, ha portato a un consistente aumento del fabbisogno di importazione in un contesto definito da prezzi internazionali piuttosto sostenuti, ma anche da un euro debole e una logistica più costosa. A tutto ciò si sono andati a sommare gli aumentati costi per la raffinazione come conseguenza della crisi energetica che ha segnato molte delle produzioni nel Vecchio continente.