10/2023 - Notizia breve - Paola Piovesana
Primark insegna a rammendare i propri capi
Riciclo, riuso, riparo.
Nell'era dove la sostenibilità diventa un must per la salvaguardia del pianeta e il rispetto dell'uomo, Primark porta in Italia i workshop per la riparazione degli abiti con l'obiettivo di insegnare ai clienti ad amare più a lungo i propri capi.
Il primo evento italiano (oltre 100 si sono già svolti tra Regno Unito, Irlanda, Germania, Francia e Paesi Bassi) si è tenuto il 12 ottobre a Milano presso il punto vendita di Via Torino, l'unico negozio high street (e forse il più cosmopolita dello Stivale con il 50% di clientela da turismo internazionale) e head quarter della catena.
In Italia il Brand conta 15 punti vendita distribuiti nei principali centri commerciali nazionali e punta ad un'ulteriore espansione qui come nel mondo, dove conta già 400 negozi e si punta a 530 nel 2026.
Come amare i propri abiti più a lungo?
Imparando l'antica e preziosa arte del rammendo, una pratica oggi accessibile anche alle meno esperte grazie alle lezioni gratuite sulle tecniche base di riparazione del cucito a mano, delle cerniere e della sostituzione dei bottoni proposte con un assortito kit di cucito, proposte da Primark nei propri negozi.
Per l’occasione ad accogliere le molte partecipanti milanesi, signore di ogni età e molte giovanissime, c'era un "sarto" d'eccezione, il Direttore di Primark Italia Luca Ciuffreda, che ha illustrato la finalità dell'iniziativa ma anche la strategia di sostenibilità che l’Azienda sta implementando in questi anni.
"L'obiettivo - ha spiegato infatti Ciuffreda - è fornire le competenze per riparare e reindossare i propri abiti, per amarli più a lungo.
Questo in linea con l'impegno della catena di proporre capi da materie prime sempre più sostenibili ma anche riciclabili in ogni sua parte.
Uno sforzo che ci vede impegnati con coerenza e trasparenza in un percorso complesso ma intenso, che si basa su tre pilastri fondamentali: prodotto, pianeta e persone.
Ciò ha già portato importanti risultati: il 50% di ciò che oggi è nei nostri punti vendita è sostenibile, e contiamo di arrivare al 100% entro il 2025.
Tutto questo è vera economia circolare". Meno plastica monouso, più carta laddove possibile anche nelle relle e negli espositori così come nelle confezioni: "Entro il 2027 elimineremo la plastica monouso e tutti i nostri rifiuti non legati all’abbigliamento" conferma Ciuffreda.
I laboratori di riparazione rientrano nella più ampia strategia di sostenibilità aziendale: Primark Cares è l'impegno, già in atto, a diventare un’azienda più sostenibile e circolare entro il 2030.
Ciò riguarda innanzitutto il modo in cui l'Insegna acquista i prodotti, con un rigoroso controllo della filiera fin dal campo di produzione.
Dal 2013 infatti, il cotone coltivato specie in Bangladesh proviene da fonti sostenibili e rigorosamente selezionate.
I fornitori, oltre 900 in 28 Paesi, sono certificati e riportati sul sito e sono sottoposti ogni anno ad oltre 3mila controlli a sorpresa da parte degli ispettori aziendali.
Non mancano anche progetti di educazione agli agricoltori - ne sono stati formati già oltre 250mila - su coltivazioni più etiche ma anche rigenerative, che portano a raccolti qualitativamente migliori, meno pesticidi, meno costi e maggiore resa nel tempo e progetti di assistenza sanitaria e lavoro etico a vantaggio delle maestranze locali, per l'80% donne.
Oltre a questo, Primark si impegna a migliorare la durata dei suoi capi di abbigliamento entro il 2025 e ha creato un quadro di riferimento per la durabilità.
Un progetto che viene innanzitutto condiviso internamente, perché gli oltre 70mila dipendenti nel mondo (4500 in Italia) comprendano la missione e siano i primi, convinti ambasciatori del brand.
Un approccio che vede nella valorizzazione delle risorse umane un vanto per l'insegna, che ha messo in atto specifici programmi di formazione e crescita per diventare, da addetto vendite, fino a coordinatore di reparto e poi store manager.
Questo, insieme agli oltre 1milione di clienti che stanno apprezzando questo nuovo modello di fast-fashion attenta all'impatto sull'ambiente e sulle persone.
I prossimi workshop si terranno il 19 ottobre a Firenze e il 26 ottobre a Roma Est.