12/01/2021
Largo Consumo 12/2020 - Approfondimento - pagina 94 - 1 pagina - Pautasso Francesca
Spreco alimentare

Più attenti al cibo nel lockdown

Più attenti al cibo nel lockdown

Durante la prima quarantena causata dal Covid-19, fra i mesi di marzo e maggio, le famiglie italiane sono state virtuose nel loro rapporto con il cibo. Si è infatti registrato un minore spreco di farine e lieviti, di carne (sia rossa che bianca) e di latte ma anche di frutta e verdura fresca. Le donne sono state più brave degli uomini tra le mura domestiche gestendo meglio il carrello della spesa, cucinando accuratamente, pianificando i pasti e organizzando meglio le scorte. Queste le maggiori evidenze emerse dalla ricerca “Covid-19 lock-down e distanziamento sociale: l’impatto sullo spreco alimentare nelle famiglie Italiane” condotta per investigare l’impatto delle misure di distanziamento sociale per contenere l’epidemia sullo spreco alimentare in casa. L’elaborazione dei dati, raccolti da MSI Europe, è stata effettuata dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari (DISTAL) dell’Università di Bologna.