13/08/2024
Largo Consumo 7-8/2024 - Approfondimento - pagina 114 - 2 pagine
Nucleare

Nucleare: quali sono le prospettive?

Nucleare: quali sono le prospettive?

Raramente in materia di energia ci si divide come tra tifosi di diverse squadre di calcio. L’unica eccezione è rappresentata dall’energia nucleare: soprattutto nel nostro Paese, ma non solo, il dibattito tra addetti ai lavori sull’utilizzo di questa fonte assomiglia a una rissa tra tifosi contrapposti, con poche possibilità di dialogo e confronto costruttivo. Il risultato è che il comune cittadino fatica a farsi un’idea chiara su questa fonte, che da un lato viene presentata come indispensabile per la nostra indipendenza energetica, mentre dall’altro viene dipinta come pericolosa e fallimentare. Proviamo a capirci qualcosa di più: in Italia, la situazione è abbastanza chiara e ormai consolidata da diversi decenni. Il nostro Paese ha chiuso le sue centrali nucleari a partire dal referendum del 1987, tenutosi pochi mesi dopo la catastrofe atomica nella centrale sovietica di Chernobyl. Al contrario di quello che si potrebbe pensare, però, al momento del referendum l’energia atomica rappresentava un contributo minoritario al fabbisogno elettrico nazionale. Negli anni successivi, tuttavia, di energia atomica si è continuato eccome a parlare, tanto che tra il 2009 e il 2011 il governo Berlusconi progettò la rinascita del nucleare italiano attraverso la costruzione di nuovi impianti nella penisola. Anche in quel caso, però, un incidente in una centrale atomica, questa volta in quella giapponese di Fukushima, segnò la sostanziale fine di quel progetto.

Percorsi di lettura correlati