Le tensioni globali impattano sul business

In America del Nord l’anno è stato caratterizzato dal ritorno di un’inflazione sconosciuta da decenni, ma le cause di questa fiammata sono state soprattutto interne: l’enorme liquidità immessa nel sistema economico attraverso tre piani successivi per sostenere l’economia ai tempi del Covid. Due di questi interventi, consistenti in gran parte in rimesse dirette alle famiglie, erano stati realizzati sotto la presidenza di Trump, mentre il terzo “stimulus plan” è stato realizzato all’inizio della presidenza Biden, quando i segnali di ripresa erano già abbastanza visibili. Questa enorme liquidità si è quindi riversata sulla domanda di consumo non appena il clima economico si è mostrato più favorevole e soprattutto quando le limitazioni del Covid sono state quasi completamente abolite. Il risultato è stato una fiammata della domanda, che si è sommata alla crescita dei costi dell’energia e di numerosissime materie prime dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. La Fed ha quindi iniziato un ciclo di aumento dei tassi di interesse che non si è ancora concluso, anche se nei primi mesi del 2023 l’inflazione sembra finalmente diminuire in maniera significativa. Tutto questo si è tradotto in una crescita economica degli Usa pari al 2,1%, mentre il Canada ha fatto nettamente meglio, con un +3,4%. Dal canto suo, l’inflazione a fine 2022 era pari all’8% negli Usa e al 6,8% in Canada.