28/12/2024
Largo Consumo 12/2024 - Approfondimento - pagina 112 - 2 pagine - Stefano Fossati
Investimenti

Le prime scelte della finanza pubblica

Le prime scelte della finanza pubblica

Logistica e infrastrutture, così come, nel manifatturiero, industria del packaging, tessile e tecnologie innovative. Ma anche energia, con un poco lusinghiero primato nel supporto all’oil & gas, più che alle rinnovabili. Sono alcuni dei settori portanti (oltre all’agroalimentare, di cui ci siamo già occupati) dell’economia italiana e, come tali, sostenuti dalla finanza pubblica, con o senza i fondi previsti dal Pnrr, per svilupparne la competitività internazionale e agevolarne la transizione verso il digitale e la sostenibilità. Con una quota di mercato del 21,3%, l’Italia è al secondo posto in Europa nell’industria del packaging, appena dietro alla Polonia e davanti a Francia e Spagna. Dal comparto deriva il 2% del Pil nazionale e il 3,4% del fatturato complessivo del manifatturiero made in Italy, in un mercato globale che vale (al 2023) oltre un miliardo di dollari. Con crescita stimata del 4% nel quinquennio 2021-2026.

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Agriplast, ReLife Group, Cdp venture capital, V.M.C. Mottini, Decorluxe, D’Auria Printing, Mas Pack, Voidless, Marina Ventures, Medcenter, Idir Logistica, Tie, J. Jardin, Massimo Di Amato, Mvp Wardrobe, Ciro Paone, Kired, Ktn, Sartorio Napoli, Social Self Driving, Trevikart, Co.Re. Pack, Nolanplastica, Blu-Plast, Flex Packaging Al, Iron Boxl, National Can, Re.Ma Plast, Super Plastik, Cielle Imballaggi, Goglio, Acea, Sace, Unicredit, Kiton, Flo, Sacmi, Finlombarda, Tecnocap, Isap Packaging, Cdp, Lumson, Pro-gest, Di Mauro Officine Grafiche, Banca Europea, Cassa Depositi e Prestiti, Invitalia, Ecopack, Banco Bpm, Flessofab, Crédit agricole Italia, Bormioli pharma, Brunetti Packaging, intesa sanpaolo

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