17/10/2024
Largo Consumo 9/2024 - Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Pubblicato on line
Comunicazione

La nuova strategia di IGPDecaux per la pubblicità Out of Home

La nuova strategia di IGPDecaux per la pubblicità Out of Home
IGPDecaux, società leader nel comparto della comunicazione pubblicitaria esterna, lo scorso 8 ottobre, a Milano, presso il Teatro Alcione, davanti a una cospicua platea composta da clienti e partner, ha presentato le novità attinenti alla propria strategia nel domestic market. In occasione dell’evento “Boost your brand. La nuova dimensione dell’Out of Home”, il player ha illustrato sia il nuovo posizionamento di mercato che la rinnovata offerta commerciale successiva alla recente fusione, completata il primo giorno ottobre, con IGP (ex Clear Channel Italia). A partire da oggi, IGPDecaux sarà in grado di rafforzare ulteriormente la comunicazione dei brand grazie a una distribuzione ancora più capillare sul territorio italiano e a una range rinnovata di prodotti, più profonda e flessibile rispetto al passato e gestita da un’unica forza vendita integrata.
 
Come sottolineato da Andrea Rustioni, direttore generale di IGPDecaux, durante i 16 mesi intercorsi tra l’acquisizione di Clear Channel Italia (in seguito, ridenominata IGP) e la fusione, da un lato, l’azienda ha lavorato costantemente in modo da assicurare la continuità dei servizi ai clienti proseguendo i progetti già avviati o programmati e, dall’altro, in modo da applicare gli standard qualitativi di IGPDecaux e di JCDecaux alla gestione del business e all’organizzazione della società acquisita, con l’obiettivo di pervenire efficacemente alla completa integrazione il più rapidamente possibile.
 
Di fatto, viene confermato l’indirizzo strategico di IGPDecaux focalizzato sul consolidamento degli asset arredo urbano e trasporti mediante un processo di introduzione permanente di innovazioni e il continuo miglioramento qualitativo sul versante dell’offerta, rispetto sia agli asset analogici che nell’ambito della transizione digitale, implementata selettivamente e utilizzando un adeguato numero di device totalmente integrati nei contesti di riferimento, oltre che attenti al design e alle logiche ESG.
 
In particolare, IGPDecaux ha ufficializzato la presentazione della nuova range Hype Digital Solution: si tratta di schermi digitali di grande impatto installati nella metropolitana milanese in grado di assicurare al pubblico una experience agevole e, al tempo stesso, immersiva. Rustioni ha sottolineato anche gli importanti progetti che l’azienda sta finalizzando a Roma: nel dettaglio, la riqualificazione della linea A della metropolitana di cui IGPDecaux sta curando sia la progettazione che l’esecuzione di 4 stazioni e l’ampia ristrutturazione dell’arredo urbano, attesa da molti anni e che permetterà ai brand di comunicare attraverso prodotti di alta gamma, di design JCDecaux, appositamente progettati e realizzati per la capitale.
 
Al termine dell’evento milanese, abbiamo parlato con Andrea Rustioni delle novità in casa IGPDecaux.
 
Per il 2025, quale sarà il valore aggiunto della vostra nuova strategia di mercato?
“Abbiamo scelto di consolidare gli asset attraverso l’acquisizione di Clear Channel per avere una maggiore profondità dell’offerta commerciale. I segmenti di business restano gli stessi. Precedentemente, per ragioni storiche, avevamo una copertura non ideale dell’arredo urbano nella città di Roma e nell’area del Nord-Est. Ora, con questa acquisizione, abbiamo un footprint completo sull’area di business che è anche la più centrale riguardo la strategia e l’allocazione degli investimenti di IGPDecaux e del Gruppo JCDecaux assieme, ovviamente, alle infrastrutture di trasporto. Per cui, in prospettiva 2025, la fusione fatta nell’ottobre del 2024 è molto importante perché ci permette di arrivare al nuovo anno già lanciati. Potremo avere una proposta commerciale molto più articolata, con dei prodotti già conosciuti dal mercato e, quindi, già spiegati, già argomentati e molto più facilmente acquistabili da parte della clientela”.
 
Che ruolo assegnate al digital sul versante dello sviluppo e dell’impatto della comunicazione rivolta ai vari target?
“Il digital sta guadagnando sempre più quota e, senza dubbio, ne guadagnerà ancora in futuro e non soltanto perché andiamo semplicemente a modificare gli impianti analogici in impianti digitali, ma perché esiste anche tutta un’area di back-office che riguarda il mondo delle trading platform, quindi, della procedura di acquisto della pubblicità che si sta digitalizzando. Mi riferisco all’avvento della programmatic advertising e, quindi, dell’accesso alla pubblicità digitale anche Out of Home attraverso le trading platform che, ormai, è una realtà. Oggi, in Italia, non abbiamo una penetrazione molto alta di questa modalità e arriviamo a coprire circa il 10% del fatturato totale digitale che produciamo nel domestic market, però con dei trend che sono a 2 o 3 cifre anno su anno, per cui la pubblicità digitale è destinata a guadagnare ancora. Tuttavia, non disconosciamo la pubblicità analogica, perché ci sono alcuni brand che amano tantissimo andare a posizionarsi con un impianto di tipo tradizionale, dal momento che l’impianto digitale che magari usano per alcune campagne, per altre, non è così funzionale. Inoltre, proseguire con l’introduzione di innovazioni di prodotto (analogico) sui mezzi di trasporto risulta fondamentale essendo vietate in Italia realizzazioni di tipo digitale: soluzioni come, per esempio, la pellicolazione dei tram storici o dei tram evento di Milano che entrano nel cuore delle città (trattandosi di veicoli che hanno anche 100 anni di vita), permettono di rivitalizzare il contenuto analogico”.
 
Alla luce dell’impalcatura che state sviluppando, quale considera essere il principale driver di crescita per il 2025 e, soprattutto, quali sono le vostre aspettative?
“Sicuramente, il principale driver di crescita è far entrare a pianificare la pubblicità esterna interlocutori-aziende, anche magari non italiane, che ancora non utilizzano l’outdoor. Oggi, in Italia, la pubblicità esterna vale circa il 7% del totale degli investimenti in comunicazione e solamente un aumento di qualche punto percentuale, arrivando a dei tassi di share che sono tipici di altre realtà europee, significherebbe, per noi, un aumento esponenziale dei ricavi. Il perimetro c’è, la qualità anche: ora, si tratta di andare a spiegare il media e la sua efficacia al mercato, anche attraverso questi nuovi strumenti digitali di tipo programmatic che facilitano il reperimento di quei clienti che, oggi, non investono in pubblicità esterna. Questo è un percorso che va completato e che potrebbe dare dei grandi margini di soddisfazione”.
 
Il prossimo 23 ottobre, “Boost your brand. La nuova dimensione dell’Out of Home” si sposterà a Roma, presso l’Acquario Romano, per un evento appositamente dedicato ai clienti della capitale e con uno specifico focus incentrato sui nuovi progetti che stanno interessando la città.

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