18/06/2024
- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
STRUMENTO TECNOLOGICO

Iungo, uno strumento strategico per la supply chain

Iungo, uno strumento strategico per la supply chain

 

IUNGO nasce nel 2001 è una software house modenese. Nati come spinoff dell'Università di Modena e Reggio Emilia, oggi dopo 20 anni è un’azienda strutturata con una forte expertise sulla gestione dei progetti di ottimizzazione della supply chain collaboration.

«IUNGO conta circa 350 clienti - spiega Antonella Sibio, Marketing Manager di Sibio  - principalmente aziende italiane, molte con BU all’estero».  La piattaforma nasce per aiutare gli uffici acquisti a lavorare meglio, più velocemente e senza errori.

«Il bisogno primario a cui risponde è proprio quello di ottimizzare e accelerare le attività quotidiane delle risorse che collaborano tutti i giorni con i fornitori, liberando tempo a favore di attività ad alto valore aggiunto, senza rinunciare alla qualità. IUNGO si rivolge principalmente ad aziende che devono gestire un numero importante di fornitori, aziende che presentano una complessità in termini di catena di approvvigionamento elevata. La soluzione si sposa perfettamente con il comparto manifatturiero meccanico, dove il livello di complessità delle catene di approvvigionamento è più elevato ed occorre velocizzare e avere visibilità.  Questo però non esclude la possibilità di lavorare anche con aziende di settori differenti, infatti conta diversi clienti in ambito chimico, alimentare, farmaceutico, consumer»,

Ottimizzando tutte le interazioni con i fornitori, dalla fase della loro qualifica, passando per la gestione digitalizzata delle gare d’acquisto, fino alla gestione dell’ordine d’acquisto e delle relative negoziazioni, non conformità, dichiarazioni d’origine merce, IUNGO permette un’accelerazione importante delle operatività

«Infatti, facilita l’ingaggio dei fornitori in piattaforma e consente di portarne a bordo efficacemente il 100%. Questo perché la piattaforma non è invasiva: al fornitore non si richiede nessuna formazione specifica, nessun accesso ad un portale con l’utilizzo di credenziali, nessuna implementazione IT».

Come è possibile questo? Come precisa Antonella Sibio, «Perché il supplier collabora utilizzando, come canale di comunicazione/interazione con i buyers, la IUNGOmail, tecnologia proprietaria e brevettata. La IUNGOmail altro non è che una mail attiva che imita le funzionalità di un portale web e permette al fornitore di operare/rispondere/negoziare direttamente all’interno della mail senza dover accedere ad alcun portale.

Tutte le operatività che il fornitore svolge all’interno della IUNGOmail sono riportate, in tempo reale, nella dashboard del portale IUNGO cliente».

Una tecnologia molto efficace, soprattutto perché al fornitore non è richiesto alcun cambio significativo. «Di fatto, si chiede al fornitore di comunicare con il proprio cliente attraverso una mail che è oggi uno degli strumenti di comunicazione più diffusi ed utilizzati al mondo, con la differenza che non si tratta di una mail classica ma di una mail che permette al cliente di avere visibilità, tenere traccia di tutte le interazioni e non perdere nessuna informazione e velocizzare ed ottimizzare le sue attività e il suo tempo».

Lato cliente IUNGO, la piattaforma è  un portale web con una dashboard di facile comprensione ed utilizzo, dotata anche di filtri che agevolano ulteriormente l’operatività dei buyers e permettono loro di lavorare per priorità ed eccezioni, di avere visibilità lungo tutta la catena di approvvigionamento, di non perdere dati ed informazioni ed essere di conseguenza più veloci ed efficaci.

«Quindi, il cliente ha visibilità a 360° di quello che sta succedendo anche a casa del fornitore, banalmente, anche del fatto di avere visualizzato la IUNGOmail che gli ha inviato. Questo permette di avere sicuramente una tracciabilità estesa».

La piattaforma IUNGO aiuta anche gli uffici acquisti ad assumere un nuovo ruolo, da mero ordinificio a hub strategica. «Questo perché, se è vero che la piattaforma digitalizza e di conseguenza ottimizza e velocizza la gestione del processo d’acquisto, è altrettanto vero che libera tempo e risorse affinché possano dedicarsi ad attività ad alto valore aggiunto.

Una di queste attività, ad esempio, è la qualifica e la valutazione preventiva dei fornitori attivi e potenziali. Attività che oggi, come emerso da una nostra recente indagine di mercato, nel 40% delle aziende è totalmente assente.

Considerando il contesto attuale, dove cambiamento e variabilità sono all’ordine del giorno non si può rischiare di mancare o tardare una produzione per mancata reperibilità di un fornitore, ad esempio. Devo poter raggiungere in tempi brevi un fornitore alternativo, essere certo di poter lavorare con lui perché risponde agli standard qualitativi e normativi della mia azienda e soprattutto devo sapere se è affidabile affinché la sua fornitura non comprometta il mio prodotto finale o mi permette di rispettare i tempi di consegna stabiliti con il mio cliente finale».

Uno strumento necessario, ad esempio, in momento di criticità e di emergenza, per impedire che il processo produttivo di molte aziende venga bloccato.

Inoltre, avere un processo di valutazione e qualifica dei fornitori strutturato e continuativo nel tempo permette alle aziende di mitigare i rischi e garantire la competitività sul mercato oltre che la business continuity.

«Le aziende possono creare i propri questionari di qualifica con IUNGO e inviarli tramite IUNGOmail ai fornitori. In questo modo posso seguire tutto l’iter di qualifica, dall’ingaggio fino all’esito finale della qualifica stessa. Ma non solo, posso sfruttare le informazioni raccolte del supplier per selezionare, ad esempio, già in fase di gara, solo i fornitori che risultano già qualificati e rispondenti ai loro standard qualitativi e normativi».

Oggi c’è un affollamento in termini di offerta di soluzioni digitali, quindi, è necessario essere distintivi rispetto al mercato. «Stiamo cercando di differenziarci: l’adozione di una piattaforma come IUNGO permette di risolvere problematiche contingenti legate all’operatività dell’ufficio acquisti che, sicuramente, portano benefici a lungo termine, ma permette anche di trasformare le persone e l’ufficio acquisti, da ufficio meramente operativo a strategico. Per farlo cerchiamo di trasferire ai nostri clienti il concetto che è necessario avviare un progetto di digitalizzazione della supply chain a valore e che tenga conto di tre leve prioritarie: metodologia/ processi, tecnologia e persone.

L’adozione dello strumento, se non accompagnata da processi e metodologie efficaci o da risorse non adeguatamente formate e competenti, può risultare fallimentare. Per questo, è fondamentale lavorare in maniera congiunta su questi 3 elementi. Solo in questo modo il cliente che sceglie di avviare un progetto di digitalizzazione della supply chain lo porterà a termine con successo».

È importante considerare i bisogni delle singole risorse che compongono l’ufficio acquisti e aiutare tutti a raggiungere i propri obiettivi tattici e strategici.

«Forti di questa convinzione – conclude la Marketing Manager - un paio di anni fa abbiamo anche avviato un progetto di certificazione consulenti, dedicato a società di consulenza o consulenti liberi professionisti, esperti di ottimizzazione dei processi che si formano e si certificano sulla tecnologia IUNGO ed entrano così a far parte del nostro network. L’obiettivo è quello di aiutare i nostri clienti a raggiungere i risultati attesi, sia in termini di processo che di digitalizzazione della supply chain collaboration.

Il nostro primo contatto con un potenziale cliente non parte mai da una demo tecnica della piattaforma perché sarebbe inefficace e defocalizzato. È sempre necessario partire dall’analisi dei bisogni puntuali del potenziale cliente e, per questo, il nostro primo contatto parte sempre da una webcall di pre-assessment. Seguiamo, poi, una metodologia puntuale e condivisa già dal primo incontro, affinché, il potenziale cliente, sia da subito consapevole e coinvolto nel nostro programma di customers success».

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