04/10/2024
Reputation Economy 2024 - Approfondimento - pagina 24 - 4 pagine - Maria Eva Virga
Welfare aziendale

Il welfare aziendale? Meglio se personalizzato

Il welfare aziendale? Meglio se personalizzato

L’origine della fase attuale del welfare aziendale è da ritrovarsi nella Legge di stabilità del 2016, che ha introdotto la fiscalità vantaggiosa per i premi aziendali e la possibilità di erogare sussidi e bonus finalizzati all’acquisto di specifici beni e servizi, come, ad esempio, per il pagamento delle bollette energetiche, ammortizzando l’impatto delle tasse. Negli anni successivi il welfare aziendale è stato oggetto di numerosi interventi integrativi, correttivi e di ri-orientamento. Oggi l’esito di questo percorso è il riconoscimento della sua valenza presso lavoratori, aziende e organismi di rappresentanza, soprattutto per offrire un’alternativa alle note difficoltà di accesso al welfare pubblico, per esempio, nelle strutture del Servizio sanitario nazionale. Queste alcune delle considerazioni pubblicate nel 7° Rapporto Censis-Eudaimon. L’attuale modello di welfare aziendale è quello top-down, in cui l’azienda costruisce, in accordo con il provider, un menù, quasi sempre ampio e articolato, di benefit. Secondo il Censis questo modello si sta dimostrando inadeguato rispetto alla crescente singolarità dei bisogni e desideri. Il rapporto indica una soluzione nella personalizzazione, secondo logiche bottom-up, che dovrebbero porre al centro dei processi il lavoratore, individuando le prestazioni e i servizi più adatti ai suoi specifici bisogni e desideri.

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