- Notizia breve - Redazione di Largo Consumo
Crescono le imprese con un sito di e-commerce Made in Italy
L’e-commerce italiano prosegue la sua espansione e si consolida come motore di trasformazione per il commercio italiano. Secondo i dati dell’Osservatorio siti e-commerce italiani realizzato da Netcomm, in collaborazione con Cribis, il numero di aziende italiane con un sito e-commerce ha registrato un aumento del 3,4% rispetto al 2024, raggiungendo quota 91.000 imprese. Si evidenzia inoltre una crescita delle società di capitale con e-commerce (+8,5%), da 47.000 del 2024 a 51.000 nel 2025: questo incremento indica una progressiva maturazione del settore, con aziende sempre più strutturate e orientate a strategie digitali avanzate.
«L’e-commerce italiano continua a consolidarsi, diventando un asset strategico per la trasformazione digitale delle imprese. L’analisi dell’Osservatorio Netcomm in collaborazione con Cribis evidenzia un settore sempre più strutturato, con aziende che investono in innovazione, digitalizzazione e customer experience. Tuttavia, permangono sfide importanti, come la necessità di rafforzare la presenza internazionale del Made in Italy e di favorire una maggiore integrazione tra i canali di vendita online e offline. Il futuro del commercio sarà sempre più orientato a modelli omnicanale e a soluzioni che garantiscano un’esperienza d’acquisto personalizzata e fluida per i consumatori», commenta Roberto Liscia, Presidente di Netcomm.
Le aziende italiane che operano nell’e-commerce sono distribuite in modo eterogeneo sul territorio nazionale, con una maggiore concentrazione nelle regioni economicamente più sviluppate. L’analisi mostra come il settore sia dominato da micro e piccole imprese, con una presenza significativa anche di aziende di dimensioni più grandi, che hanno una maggiore penetrazione sul dato nazionale. La fascia d’età più rappresentata tra le aziende e-commerce va dai 6 ai 25 anni, con una crescita dell’età media, segno di una maturità crescente del settore e di una stabilizzazione delle imprese che operano nel digitale. Il settore più rilevante è il Commercio (47,5%), seguito dai Servizi (24%), ma i microsettori con maggiore incidenza sono l’Industria delle Bevande (25,5%), le Attività Editoriali (18,6%), la Fabbricazione di Prodotti Chimici (12,6%) e le Industrie Alimentari (12,1%).