22/10/2024
- Notizia breve - Redazione di Largo Consumo
Sociologia dei consumi

Cosa si aspetta la GenZ dai retailer?

Cosa si aspetta la GenZ dai retailer?

La ricerca La GenZ e i Retailer, realizzata da Retail Institute Italy e Ipsos Italia, fotografa il legame tra i giovani di età tra i 14 e i 29 anni e la distribuzione italiana.

  • L’analisi ha evidenziato che l'atteggiamento nei confronti dei Retailer è influenzato da vari bisogni:
  • avere una bussola per orientarsi, a causa della grande mole di informazioni a cui accedono;
  • capitalizzare le risorse, a causa del progressivo diminuire del potenziale di spesa;
  • personalizzazione, legato alla possibilità di essere essi stessi creatori di contenuti.

Nel primo caso, è emerso come il 57% cerca informazioni e acquista prodotti per la cura della persona nel negozio fisico. Informarsi e programmare sono due passaggi rilevanti per gli acquisti della GenZ, così da ottimizzare il proprio budget. Prima di recarsi al supermercato, l'88% dei giovani consulta i volantini promozionali dei negozi di generi alimentari, per organizzare la spesa e individuare le migliori offerte. La GenZ desidera un'esperienza di acquisto su misura. I giovani consumatori si aspettano che i brand li conoscano e li seguano nelle loro evoluzioni.  

«La GenZ sta riscrivendo le regole del gioco nel retail. In linea con la mission della nostra Associazione, impegnata nella promozione della cultura e dello sviluppo del settore, insieme a Ipsos abbiamo voluto indagare esigenze e aspettative di questa generazione, che presenta delle peculiarità ed elementi di rottura rispetto alle precedenti. Lo studio unisce l'analisi quali-quantitativa dei dati all’ascolto diretto delle percezioni dei giovani consumatori, con l’obiettivo di offrire indicazioni concrete per rispondere alle sfide del mercato», ha commentato Marco Zanardi, Presidente di Retail Institute Italy.

«È emerso un quadro multiforme che, oltre a diverse conferme, rivela alcuni tratti sorprendenti facendoci apparire questa generazione un po’ diversa da come ce l’aspettavamo», dichiara Nicola Neri, AD Ipsos Italia.