11/06/2024
Largo Consumo 5/2024 - Approfondimento - pagina 96 - 1 pagina - Nicoletta Ferrini
Tratte Internazionali

“Choke point” ad alto rischio per i trasporti

“Choke point” ad alto rischio per i trasporti

«Il trasporto marittimo è l’ancora di salvezza del commercio globale. Le recenti interruzioni ne sottolineano vulnerabilità alla geopolitica, alle tensioni e ai cambiamenti climatici». Così lo scorso gennaio Jan Hoffmann, responsabile della logistica commerciale di Unctad, raccontava alla stampa riunita presso la sede delle Nazioni unite a New York una delle più complesse crisi che si siano mai abbattute sul commercio marittimo globale: quella che riguarda i cosiddetti “choke point”. In italiano li chiameremmo “strozzature” o “colli di bottiglia”. Sono in pratica punti di passaggio obbligato lungo le rotte marittime commerciali. I più strategici a livello globale sono lo stretto di Malacca nel Sud-Est asiatico, il passaggio Bosforo-Dardanelli di collegamento tra Mar Nero e Mar Mediterraneo, il canale di Suez e lo stretto di Bāb el-Mandeb nel Mar Rosso, lo stretto di Hormuz fra Golfo Persico e Golfo di Oman, il Capo di Buona Speranza all’estremo sud del continente africano, lo stretto di Gibilterra che collega il Mediterraneo all’Oceano Atlantico, il canale di Panama che, tagliando in due l’America centrale, connette gli oceani Atlantico e Pacifico.

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