- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
Caffè Borbone sugli scaffali della Gdo con il nuovo abito
Caffè Borbone, nato a Napoli nel 1997, come marchio della società Aromatika S.r.l., è diventata ora una dei leader del mercato nazionale del caffè. Legata a Cibus, fin da quando era una start up, porta, anche in questa edizione, diverse novità, come spiega Francesco Garufi, Chief Commercial Director Modern Trade dell’azienda di Caivano
«Cibus è la manifestazione alimentare per eccellenza. Infatti, quando eravamo nella fase di start up, ci ha consentito di affacciarci a questo mercato in continuo divenire. Come ogni anno, noi ci proponiamo di portare qualche novità, nell'ambito della ricerca e sviluppo. In particolare, per questa edizione, rivisitiamo tutto quello che è il packaging del mondo della GDO, con una nuova veste grafica. L’obiettivo è quello di attirare lo sguardo dei consumatori e avere, dunque, più impatto sugli scaffali.
Altra novità è l'ingresso di un nuovo sistema all'interno del mercato della grande distribuzione, che è quello Bialetti. Per la prima volta, infatti, i consumatori potranno trovare le capsule Caffè Borbone compatibili con le macchine Bialetti, direttamente nei punti vendita della grande distribuzione.
Borbone è un’azienda che opera, prevalentemente, nel monodose. In un contesto nel quale, la competizione si sta allargando, ci siamo voluti inserire in un sistema nuovo, per far fronte anche ad un mercato in evoluzione. Anche la gamma delle creme porta delle novità, come quella con Baileys o quella al cioccolato».
Dove sta andando il mercato? «Il consumatore preferisce il monoporzionato, ovvero la facilità di utilizzo, rispetto a quel risparmio che si avrebbe con il macinato. Cambiano gli usi del prodotto. Tutto questo ci sta premiando, in termini di crescita. Sta aumentando la nostra presenza a scaffale e il numero delle referenze, così come cresce il nostro ingaggio sulle strutture. Del resto, oggi, sei vincente se hai cura dello scaffale e del punto vendita. Ormai, ci presentiamo sul territorio nazionale, con una distribuzione che si attesta sugli ottanta punti; praticamente, tutte le insegne».
Fate corsi di formazione specifici per il personale vendita? «Una volta al mese, organizziamo dei veri meeting. Nei punti vendita, mandiamo direttamente i nostri operatori, supportati dal merchandising. La forza vendita e il senso di appartenenza che abbiamo creato, fanno la differenza».
Tema sostenibilità?
«È uno dei cardini su cui ci stiamo proiettando. Abbiamo frequenti corsi all’interno dell’azienda, sia dal punto di vista del reperimento della materia prima, sia su tutto quello che concerne l’aspetto produttivo.