Anche shop in shop e franchising nel futuro di Mediaworld

"Grazie agli investimenti portati avanti nel triennio appena concluso, che ci hanno permesso di far evolvere i nostri format di negozio e la nostra infrastruttura IT, possiamo oggi valutare di aprirci a nuovi modelli di business, come lo shop in shop che abbiamo recentemente introdotto, e a nuove partnership, tra cui anche il franchising".

I recenti rumors sull'interesse di Mediaworld verso l'affiliazione per espandere la propria rete, trovano una conferma nelle parole di Guido Monferrini, AD di Mediaworld Italia ed Executive vice president di MediaMarktSaturn Retail Group, e Coo in Austria, Svizzera, Ungheria e Svezia.

"Quest’ultimo - ha poi aggiunto a Largo Consumo l'Ad - potrà essere sviluppato nei modi e nei tempi definiti congiuntamente ai partner che verranno individuati nelle zone di maggior interesse per l’azienda", puntualizzando quindi che si tratterà di una sperimentazione che andrà a modularsi secondo le opportunità, e che il franchising non sarà l'unica "alternativa" al concetto tradizionale di negozio e di gestione del punto vendita.

MediaWorld, prima catena di elettronica di consumo in Italia e parte di MediaMarktSaturn Retail Group, a fronte di un anno particolarmente difficile per tutto il mondo retail e, in particolare, per il settore elettronica caratterizzato da alta inflazione e contrazione dei consumi, solo poche settimane orsono ha confermato la strategia di sviluppo e il piano investimenti 2024-2026 (già in corso di implementazione) con nuove risorse - ulteriori 100 milioni di euro - in tecnologia e sviluppo rete.

Il 2023 è stato chiuso con un fatturato pari a 2,5 miliardi di euro, con un trend in linea con l’andamento difficoltoso del settore ma con un aumento della quota di mercato nel segmento di riferimento, nuove aperture e l’ingresso di circa 100 nuovi dipendenti. Sarà incrementato anche il canale dello shop online. 

Dopo due anni anomali, nei quali le performance di prodotti come TV e Notebook sono state spinte da fattori contingenti quali pandemia e incentivi statali, nel 2023 infatti tutto il comparto ha affrontato un quadro macroeconomico instabile.